Tradizione giovedì gnocchi – Pizzeria Ostiense S.r.l.

Pubblicato il 27/01/2017

Giovedì, gnocchi! Dove e perché è nata la tradizione

“Giovedì gnocchi, venerdì pesce, sabato trippa!”. Questo tipico detto, della città di Roma, è molto famoso ed è diventato una tradizione per la Capitale. Esso afferma, dunque, che il giovedì sia il giorno dedicato alla degustazione degli gnocchi, il venerdì a quella del pesce e il sabato a quella della trippa, con pochi grassi. Ma dove e perché è nata questa tradizione? Ha avuto inizio dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando i negozi di alimentari iniziarono a preparare e vendere gli gnocchi al giovedì. Questo perché la tradizione affonda le sue radici nella cultura cattolica. Infatti, al venerdì i cattolici praticanti sono tenuti a rispettare il digiuno e, dunque, il giorno precedente era possibile fare il pieno d’energia grazie alla pesantezza calorica di questo piatto.

giovedì gnocchiIl venerdì pesce

Proseguendo con questo detto famoso dell’area romana, “Giovedì, gnocchi!”, il venerdì è il giorno dedicato al digiuno. Durante questa giornata ci si astiene dal cibarsi con la carne e si mangia il pesce, in modo da restare più leggeri. Per agevolare il rispetto di questa tradizione tipicamente cattolica nelle trattorie romane e negli alimentari si proponevano piatti a base di legumi e di pesce, tra cui il famoso baccalà con i ceci.

Al sabato trippa

Infine, il detto “Giovedì, gnocchi!”, si conclude con l’affermazione “Sabato trippa”. Infatti, il sabato era il giorno dedicato per tradizione alla macellazione degli animali, in preparazione del ricco pranzo che si teneva la domenica. Tuttavia, molti cittadini di Roma e provincia erano poveri e a loro rimanevano i pezzi meno pregiati, quali le frattaglie dello stomaco e la trippa, mentre i tagli migliori della carne venivano acquistati dalle persone molto ricche. La trippa, cucinata al sabato, era un piatto, dunque, molto povero sia in termini economici che di grassi, ma, allo stesso tempo, estremamente saporito e appetitoso.